Dove siamo

Ci troviamo nel parco nazionale più grande d'Italia: il "Parco Nazionale del Pollino".

Nel 2015 il Parco è entrato a far parte della Rete europea e globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO.

UN'AREA INCONTAMINATA DI 192.565 ETTARI

Prerogativa della nostra "A.T.I." e della micro-filiera è che ogni azienda agricola produttiva sia collocata all'interno del Parco Nazionale del Pollino. A tal proposito la produzione potrà beneficiare di un territorio vasto ed eterogeneo, sia per altitudine che va dai 300 m.sl.m fino a 1100 m.sl.m, e sia per microclima e temperature differenti, tali caratteristiche permetteranno di incrementare la qualità e di ottenere cereali con caratteristiche uniche e differenti ma strettamente collegate alla natura dei luoghi e del territorio incontaminato come quello del Parco Nazionale del Pollino.

Comuni

Il territorio del Parco comprende in tutto 56 comuni, 24 in Basilicata (22 nella provincia di Potenza e 2 nella provincia di Matera), e 32 in Calabria (provincia di Cosenza). Borghi antichi dalle caratteristiche uniche, pieni di storia e tradizioni.

Vette

Caratterizzato da diversi massicci montuosi che vanno a comporre la catena dell’Appennino meridionale: il Massiccio del Pollino, i monti dell’Orsomarso e il monte Alpi. Qui, tra vette altissime, la Natura e l’Uomo intrecciano millenari rapporti che il Parco, istituito nel 1993.

Mia Immagine

Il Parco conserva e tutela sotto il suo emblema alcune piante rare tra cui il Pino Loricato.

Lo possiamo ammirare abbarbicato sulle vette delle montagne nelle bellissime pietraie calcaree, di solito ad altitudini superiori ai 1000 m. s.l.m. . Si presenta come un albero dall'aspetto robusto e gli esemplari esposti ai venti sviluppano rami con portamento a "bandiera" in modo da offrire minor resistenza ai venti dominanti. È una specie molto frugale adattatasi agli ambienti aridi e freddi delle alte vette. (fonte parconazionaledelpollino.it)

Da un punto di vista faunistico, l'area del Pollino è fra le più rilevanti di tutto il meridione d'Italia.

Comprende specie ormai estinte in altre zone montuose. Fra i mammiferi presenti nel parco si segnalano il lupo appenninico, il gatto selvatico, la volpe, il cinghiale, il capriolo autoctono di Orsomarso, la lontra, il tasso, lo scoiattolo nero meridionale, il driomio. L'avifauna comprende l'aquila reale, l'avvoltoio capovaccaio, il falco pellegrino, il biancone, il falco lanario, il nibbio reale, il gufo reale, il gufo comune, il gracchio corallino, il corvo imperiale, il picchio nero e la rara coturnice.

Un palcoscenico unico dove la meravigliosa scenografia della natura ammalia lo spettatore tra paesaggi mozzafiato e vette maestose. Qui dominano i sacri Patriarchi, memoria tenace e silenziosa di una storia millenaria.